OROLOGERIA
DAL PONTE
A chi faceva spese al mercato del Giovedì in piazza dei signori a Vicenza, poteva capitare di trasalire al suono improvviso di una fila di sveglie metalliche tenute assieme da un filo robusto.
Era così che negli anni '40, Umberto Piantella titolare dell'orologeria che ancora oggi si affaccia sul civico 54, cercava di attirare l'attenzione dei tanti frequentatori dei banchi ambulanti. Piantella le faceva suonare ogni 15 minuti e si poteva essere certi che anche i foresti si accorgevano che lì c'era un'orologeria. È in questa bottega che, il 18 novembre 1918, va a lavorare Pietro Dal Ponte, un ragazzo timido di 13 anni che nel tempo diventerà il factotum della bottega. Al punto che nel '44, quando Pietro decide di mettersi in proprio, Umberto Piantella fa due conti e preferisce ritirarsi, lasciando che sia lui a continuare l'attività. Così la bottega, che ai primi del '900 fu di Montini e poi appunto di Piantella, diventa Dal Ponte, trasformandosi poi con il passare degli anni. "Allora" racconta il figlio Alberto, in negozio assieme al fratello Sandro "erano importanti soprattutto le riparazioni, e infatti le vetrine erano occupate dai banchetti da lavoro ben esposti alla luce".
Oggi, oltre alle riparazioni è la vendita a farla da padrone, con marche come Longines, Tissot, Rado, Hamilton e con l'ampliamento della gamma di prodotti all'argenteria, all'oreficeria e alla gioielleria.